Gli integratori sono una parte della strategia terapeutica, e da soli non sono sufficienti a risolvere la problematica:

1. hanno bisogno di tempo per rivelare la loro efficacia

2. ci sono tanti tipi di integratori, lo specialista conosce quelli più efficaci per il tipo di problema da trattare

3. sono prodotti prevalentemente a derivazione naturale che hanno azioni specifiche anche se non farmacologicamente attivi. In altre parole, gli integratori pensati per la cartilagine non necessariamente hanno effetti positivi anche sui tendini, o quelli pensati per i nervi periferici non sempre vanno bene per la cartilagine.

4. per i tendini della cuffia dei rotatori, esistono integratori specifici che contengono principi attivi imprescindibili, come il metilsulfonilmetano e l'arginina alfa chetoglutarato. Per capire la loro azione basti pensare all’azione di “pulizia dei tubicini del sistema di irrigazione in giardino che non riesce più a portare la stessa acqua che portava quando era nuovo”: in pratica, entrando in contatto con un enzima catalizzatore, queste sostanze producono una molecola (ossido nitrico) che stimola la circolazione periferica e migliora l’afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, alle cellule tendinee. Senza ossigeno, infatti, le cellule soffrono del cosiddetto “stress ossidativo”, la causa principale e più frequente che porta all’indebolimento e conseguente rottura dei tendini. Infatti, le rotture tendinee si sono per la maggior parte di origine degenerativa, non traumatica.